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Le punture di insetti

Lo sai che…

Gli insetti pungono per motivi diversi e ciò varia in base alla natura dell’insetto. Alcuni insetti pungono per nutrirsi, come gli “ematofagi”, quelli che si nutrono di sangue come ad esempio: zanzare, tafani, pappataci e pulci. Altri pungono per difendersi da un nostro attacco, come nel caso di api, vespe, calabroni o formiche e generano una puntura decisamente più dolorosa. Generalmente la zona colpita si arrossa e si gonfia, dando origine a un pomfo. A seconda dell’insetto si crea un singolo pomfo, oppure più microlesioni.

A proposito di insetti che pungono per difesa è anche possibile trovare il pungiglione nella lesione (api, vespe e calabroni) o la testa dell’insetto (zecca). Per vespe e api il pungiglione è un'arma di difesa ma mentre le vespe possono colpire più volte, le api dopo che hanno punto muoiono. I segni di una puntura d'insetto rappresentano il risultato dell'iniezione di veleno o di altre sostanze nella cute; la gravità della reazione e la comparsa dei sintomi dipendono dalla sensibilità individuale a dalla natura delle sostanze.

La maggior parte delle punture può causare dolore, prurito, bruciore, gonfiore ed altri effetti indesiderati di più lieve entità che tendono a scomparire nell’arco di qualche giorno. In genere, queste reazioni locali cutanee possono essere gestite e curate ricorrendo al consiglio del Farmacista. Tuttavia, alcune persone molto sensibili alle sostanze rilasciate dalla puntura di insetti possono sviluppare una reazione allergica con sintomi gravi estesi all'intero organismo. Questa condizione può essere pericolosa per la vita e richiede un trattamento di emergenza. Per prima cosa è utile identificare, se possibile, l'insetto responsabile, in modo da prevedere l'evoluzione della reazione ed intervenire velocemente con terapie adeguate.

Le punture di api, vespe e calabroni sono in genere più fastidiose e gravi, rispetto a quelle di zanzare e zecche. Anche gli insetti ematofagi, come le zanzare, possono causare reazioni allergiche, ma in genere sono più lievi. Il trattamento dipende, quindi, dal tipo di reazione. La puntura di zanzara si trasforma subito in un pomfo arrossato. Si distingue per il prurito che provoca, che a volte può risvegliarsi anche dopo giorni. I pomfi possono essere anche più di uno nella stessa area e diventare molto duri.

Lo sai che…

A seguito di una puntura di zanzara, il prurito è temporaneo. Possono fornire un leggero sollievo stick specifici a base di ammoniaca a basse concentrazioni o formulati con prodotti naturali lenitivi. Quando il pomfo è particolarmente grosso e raggiunge dimensioni superiori a quelle di una moneta da un euro, è consigliabile applicare una crema a base di cortisone che può essere consigliata dal Farmacista.

I soggetti allergici alle punture di vespe, api e calabroni devono avere sempre con sé i farmaci antistaminici È consigliabile andare in Pronto soccorso solo se si è stati punti in zone sensibili come bocca, naso o occhio oppure se si hanno molte punture a seguito di un attacco da parte di uno sciame di insetti.

Se si è punti da una vespa o da un'ape e il pungiglione è inserito nella pelle, bisogna cercare di toglierlo aiutandosi con un ago, prima disinfettato ed evitare di intervenire con la pinzetta: attenzione a non spremere nella puntura il veleno ancora presente nel pungiglione e soprattutto evitare di spezzarlo. Inoltre, è consigliabile proseguire la medicazione con:

  • Lavaggio con acqua e sapone
  • Disinfezione con acqua ossigenata
  • Applicazione impacco freddo (acqua o ghiaccio) che riduce il dolore e rallenta l'assorbimento del veleno
  • Applicazione di una crema all’idrocortisone

Lo sai che…

Ci sono metodi per prevenire le punture di alcuni insetti per evitare le punture di zanzare cospargendosi la pelle con uno spray repellente. In commercio ne esistono diverse tipologie da quelli naturali indicati per la pelle delicata formulati con oli essenziali di Lavanda, Citronella o Geranio, fino ad arrivare a formulazioni più “strong” a base di “DEET” che proteggono dalle varie specie di zanzare compresa la zanzara tigre, utilizzati sia nelle ore notturne che in quelle diurne: garantiscono una copertura protettiva fino ad 8 ore. Indicati anche per la protezione da zanzara tropicale in cui l’azione protettiva si riduce a 3 ore. Queste formulazioni sono efficaci anche nei confronti dei “simulidi” (i moscerini neri che attaccano i mammiferi), per cui il loro uso è particolarmente indicato in zone infestate, quali maneggi, fattorie, campeggi e zone agricole. Nel caso di prodotti così attivi se ne sconsiglia l’uso su abiti e cappelli.

Altri piccoli accorgimenti da attuare sono:

  • Evitare profumi forti
  • Evitare cosmetici e creme solari molto profumati
  • Prediligere abiti di colore chiaro, in quanto i colori accesi o scuri attraggono gli insetti

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